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martedì 27 maggio 2014

Recensione del libro "La stanza di mia moglie" di Eun Hee-Kyung


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Nel vastissimo panorama della letteratura femminile contemporanea coreana, ancora purtroppo poco nota al pubblico italiano, Eun Hee Kyung (은희경 - Ŭn Hŭigyŏn) occupa un'importante posizione come autrice, principalmente di racconti brevi, danp'yŏn sosŏl  (단편 소설), con a tema la condizione della donna, la solitudine e l'infelicità dell'individuo, l'impossibilità di comunicazione che caratterizza i rapporti umani nella contemporanea realtà coreana e, in generale, nella moderna società industrializzata.
In Italia, di Eun Hee Kyung è stata pubblicata, dalla casa editrice veneziana Cafoscarina nella collana «Cina e Altri Orienti», una raccolta di due racconti dal titolo La stanza di mia moglie, che comprende il racconto di media lunghezza Duo (이중주 - Ijungju), opera di debutto con la quale vinse, nel 1995, il Premio Donga Ilbo, e il racconto breve La stanza di mia moglie (아내의 상자 - Anaeŭi sangja - trad. La scatola della (mia) moglie), del 1998, anch'esso insignito del prestigioso premio letterario Yi Sang.

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